FABRIZIO ZAPPI PER LA RAI, ROBERTO SESSA ED ENZO TARQUINI PER GRUNDY ITALIA

Liberi di giocare (miniserie TV)

Italia (2007)


Informazioni

Titolo: Liberi di giocare (miniserie TV)
Tipologia: Film TV
Anno: 2007
Regia: Francesco Miccichè
Produzione: Fabrizio Zappi per la Rai, Roberto Sessa ed Enzo Tarquini per Grundy Italia

Paese: Italia
Durata: Due puntate da 120 min
Contributo:
Supporto:
Distribuzione:
Produttore Esecutivo:
Cast: Pierfarncesco Favino, Isabella Ferrari, Edoardo Leo, Giorgio Col angeli, Sabrina Impacciatore, Roberto Ciufolo, Thomas Trabacchi, Henri Stefani, Fulvio Falzarano, Biagio Forestieri, Mohamed Zouaoui, Brando Pacitto
Soggetto: Francesco Miccichè, Nicola Baldoni, Piergiacomo Durzi, Marcello Olivieri
Sceneggiatura: Donatella Diamanti, Giovanna Kosh
Fotografia: Fabio Olmi  Scenografie: Luca Gobbi
Scenografia:
Costumi:
Trucco:
Parrucco:
Monaggio: Gino Bartolini
Musiche: Weltlabyrinth, Tony Acquaviva, Rosi Wiederkehr
Altri crediti:

Elementi territoriali: Il film è stato realizzato quasi interamente a Pesaro:  la rocca Costanza, p.zza del Popolo, caffè Ducale, via Branca, ex carcere minorile di via Luca della Robbia, corso XI settembre, l’ex tribunale di via San Francesco, scuola elementare Carducci, Istituto d’arte Mengaroni, il centro Benelli, p.zza Mosca,  il Duomo, p.zza delle Erbe, Musei Civici, l’ospedale civico, il lungomare Nazario Sauro, piazzale della Libertà, villetta Ruggeri, il porto, la Capitaneria di porto, la spiaggia di Baia Flaminia, , tratto di spiaggia tra Pesaro e Fano (PU); Fano (PU): villa Picinetti in località San Biagio.

Sinossi

Stefano Mariani, un ex giocatore di calcio ora allenatore di squadre minori, ritorna nella città in cui è nato, al capezzale del padre morente, dove accetta la sfida di risollevare le sorti dell’Atletico Fortezza, un equipe calcistica formata dai detenuti del carcere, che gioca nel campionato locale di terza categoria.  Tra i calciatori della squadra c’è anche suo fratello Carlo, condannato anni prima per una rapina. Tra i due covano antichi rancori che ora si riacutizzano anche a causa dei difficili rapporti che Carlo ha con la moglie e la figlia Federica che non accetta di avere un padre detenuto. Affidate alle cure di Stefano l’ Atletico Fortezza inizia a risalire la china della classifica e lui pian piano conquista la fiducia dei giocatori e della direttrice del carcere, Silvia da cui si sente attratto. Però le vecchie logiche criminali che regnano nell’istituto penale, con la complicità di alcuni secondini corrotti, rischiano di far naufragare il progetto e il sogno di conquistare il primo posto alla squadra. A complicare le cose su di Stefano grava il terribile sospetto di aver voluto introdurre nel carcere dell’eroina. Ma sarà Carlo, dopo il suicidio di un amico e compagno di squadra, a trovare la forza e l’orgoglio per trascinare l’ Atletico Fortezza alla vittoria in campionato. Il suo impegno riesce anche a scardinare le vecchie logiche di potere legate al sopruso che si erano andate consolidando tra le mura del penitenziario. Grazie al successo sportivo della sua squadra Mariani, che nel frattempo ha iniziato una relazione con Silvia, viene chiamato ad allenare  in Inghilterra.

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Attore secondario - Civitanova Marche (Macerata)

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