Tutto è qui – un film documentario sull’infanzia e la resistenza post-sisma
Tutto è qui narra la resistenza post-terremoto, l’appartenenza alla propria terra, l’identità mai sopita di chi vive in zone montane e non vuole abbandonarle.
Il film è stato prodotto da Gianluca De Angelis per la Tekla Films di Torino e realizzato con il contributo di Marche Film Commission, Fondazione Marche Cultura, Regione Marche (bando di sostegno alla produzione audiovisiva Por Marche FSER 2014-2020), Regione Piemonte (bando di sostegno Piemonte Doc Film Fund 2020), Film Commission Piemonte e Ministero della Cultura (MiC).
Il documentario ha ricevuto l’ Honorable mention all’Istanbul International Spring Film Festival 2023 ed è rientrato nell’Official selection della 7°edizione dell’International Women Filmmakers Festival 2023 in Turchia.
La storia dietro il documentario: un pensiero magico sul mondo
Tutto è qui narra la resistenza post-terremoto, l’appartenenza alla propria terra, l’identità mai sopita di chi vive in zone montane e non vuole abbandonarle. Federica, un’educatrice e Maria, un’anziana signora sono due donne che non vogliono lasciare il posto dove hanno costruito la loro vita. Il sisma ha distrutto il loro mondo solo fuori, no quello interiore. I bambini dell’asilo nel bosco gestito da Federica danno una visione della realtà in modo autentico e fantasioso, dove si relazionano con il proprio passato legato al drago-terremoto e alla distruzione della scuola, ma anche con il loro futuro, perché sono il futuro di questo luogo. La storia attraversa le quattro stagioni tra il lavoro, le attese, i giochi, le piccole cose da fare ogni giorno. L’infanzia è un punto importante nel film per osservare la realtà che circonda gli adulti. Un pensiero magico sul mondo.
La location delle riprese e i professionisti marchigiani coinvolti
Le riprese del lungometraggio sono state interamente girate nelle Marche, nei comuni di San Ginesio e Penna San Giovanni, al lavoro una troupe di professionisti marchigiani, insieme alla regista Silvia Luciani, il direttore della fotografia Alessandro Muscolini, l’operatore Paolo Giuggioloni, il suono in presa diretta di Michele Conti e Giacomo Bertozzini, l’illustratore Luca Di Sciullo che ha curato l’animazione nel film e la grafica del manifesto e il fotografo Giulio Contigiani. È patrocinato dal WWF Italia e dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
La regista racconta:
“L’idea del documentario muove dalla necessità di raccontare la mia terra, i luoghi dove sono nata e dove ho trascorso la mia infanzia. La zona dove sorge la tenda yurta di Federica è un posto a me molto caro dove d’estate andavo spesso con i miei nonni a fare passeggiate e picnic, e a pochi minuti di distanza dal ruscello San Liberato, e io e mio fratello ci divertivamo a giocare e a fare avventure nei boschi, proprio come i bambini dell’asilo di Vallato.- racconta la regista -. Questo è un film sul coraggio e la magia di essere bambini, un viaggio da percorrere con meraviglia”.
Le proiezioni nelle Marche
19 maggio alle ore 21 al Politeama di Tolentino;
22 maggio alle ore 21:15 al cinema Cecchetti di Civitanova Marche;
29 maggio alle ore 20:30 all’Italia di Ancona;
31 maggio alle ore 21:15 al cinema Nuova Luce di Urbino;
8 giugno alle ore 21:30 alla Sala degli artisti di Fermo.
Marche Film Commissionper il sostegno al cinema e all’audiovisivo
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