La Ballata dei Gusci Infranti: in uscita il nuovo film di Riccioni girato nelle Marche
In uscita il 31 marzo La Ballata dei Gusci Infranti, il nuovo film interpretato e prodotto da Simone Riccioni e girato nelle zone terremotate dei Sibillini, con la regia della jesina Federica Biondi. In diverse città delle Marche si terranno proiezioni in anteprima a partire dal 23 marzo.
Prodotto da Linfa Crowd 2.0 e MuvLab, sostenuto da MIBACT e dalla Regione Marche, il film è stato completamente girato in regione, principalmente nelle località del cratere. Macerata, San Ginesio, Apiro, Elcito, Canfaito, Fiastra, Arquata del Tronto, Pioraco e Fano sono le città che si ritroveranno sul grande schermo.
Oltre all’attore 33enne di Corridonia, fanno parte del cast Caterina Shulha, Paola Lavini, Miloud Mourad Benamara, Barbara Enrichi, con l’amichevole partecipazione di Lina Sastri, la straordinaria partecipazione di Giorgio Colangeli e con Samuele Sbrighi.
Il film racconta quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell’Italia. Il filo che rilega le storie come in un’antologia è il matto del villaggio, Jacopo, che vive in mezzo alla natura e la attraversa sempre a piedi, cita Dante e conosce tutti, pur restando ai margini. Si fa amico un giovane parroco africano appena arrivato a gestire una piccola parrocchia. Fra emarginati ci si intende e ognuno a modo suo sa accogliere le stranezze dell’altro. Jacopo è il figlio di Alba e Dante, attrice lei e drammaturgo lui. Ritiratisi in una casa isolata sull’Appennino marchigiano, i due artisti dedicheranno alla comunità che li ha accolti ormai da anni il loro ultimo spettacolo, una rielaborazione del Paradiso di Dante Alighieri. A pochi chilometri di distanza, proprio a ridosso dei Sibillini, c’è la fattoria di Lucia che si ritrova all’improvviso a condurre l’azienda da sola, abbandonata dal marito, attratto da una vita più facile. Tenterà di aiutarla Jacopo, con cui Lucia baratta spesso del formaggio per un pugno di noci, e insieme, un po’ a casaccio, sapranno riorganizzare la fattoria. In un borgo vicino, abitano David ed Elisabetta che vivono l’attesa del primogenito tra la paura del futuro e le prima sinistre scosse di terremoto. Nella tensione molteplice del momento, i ragazzi vedono infrangersi la superficie liscia dell’amore, tremano le fondamenta e franano le certezze, ma una mattina sarà così davvero per tutti: un terremoto farà perdere a tutti qualcosa, spezzando la quotidianità e l’equilibrio. Dalle macerie e tra chi è rimasto si farà forza la capacità di andare avanti, di sopravvivere e ricominciare, che spingerà ancora di più l’uno accanto all’altro.
NOTE DI REGIA La Ballata dei gusci infranti narra la fragilità della vita e la forza del senso di appartenenza. Ogni identità nel film sembra racchiusa in un guscio di lumaca, ognuno ha la propria vita fatta di scelte che riguardano luoghi in cui vivere e persone da tenersi accanto, in un’idea di completezza. L’insieme dà l’illusione della certezza e della protezione ma la vita è anche imprevisto e, sotto il passo devastante di un gigante, il guscio talvolta può infrangersi. Il film è un’antologia di storie di un territorio, avvolte da una copertina che ritrae il volto distruttivo di un terremoto che ha spezzato equilibri e legami per crearne di nuovi. L’impatto con la fine del proprio mondo fa emergere uno spirito di sopravvivenza altrettanto naturale e imponderabile. Le quattro storie sono componimenti poetici ispirati dal concetto della “casa” che molti confondiamo con l’identità stessa, un luogo che parla di noi, in cui ci sentiamo più coerenti con la nostra anima. Ogni personaggio ha il proprio dolore e i propri misteri che emergono come polvere dalle macerie, gli schemi saltano, gli assetti cambiano ma nella nuova dimensione in cui verranno tutti catapultati sapranno trovare un motivo per guardare avanti. Ho scelto di dare alla macchina da presa un continuo movimento per sentire di più la presenza dei passi, della terra, di una superficie solida che durante il terremoto si cerca come acqua nel deserto. Il paesaggio gioca un ruolo importante nel film, è l’involucro fragile a cui i protagonisti sono sentimentalmente legati e da cui, come negli amori più dolenti, vengono traditi. Amo i piani sequenza e ne ho adottati diversi per poter stare dentro alle storie con una volontà documentaristica pur trattandosi di fiction, e per poter lasciare che, nel tempo naturale della vita di una scena, il tutto potesse trasmettere la verità a cui ci si ispira e ogni dettaglio potesse essere guardato.
PROIEZIONI Qui di seguito le sale marchigiane che proietteranno il film in anteprima alla presenza degli attori, e le sale in cui sarà in programmazione il film dopo l’uscita ufficiale il 31 marzo:
ANCONA, 23 marzo – Multiplex Giometti
JESI, 23 marzo – Multiplex Giometti
TOLENTINO, 24 marzo – Multiplex Giometti
MATELICA, 24 marzo – Multiplex Giometti
MACERATA, 25 marzo – Multiplex 2000
FERMO, 25 marzo – Super8
PORTO SANT’ELPIDIO, 26 marzo – Multiplex Giometti
FANO, 27 marzo – Multiplex Giometti
SENIGALLIA, 27 marzo – Multiplex Giometti
PESARO, 29 marzo – Multiplex Giometti
ASCOLI, 2 aprile – Nuovo CineTeatro Piceno
AMANDOLA, 3 Aprile – Cinema Europa
CIVITANOVA MARCHE, 3 aprile – Cinema Rossini
AMANDOLA, 3 aprile – Cinema Europa
FABRIANO, 5 aprile – Cinema Movieland
CUPRA MARITTIMA, 8 aprile – Cinema Margherita
FANO, 11 aprile – Cinema Masetti
SENIGALLIA, 12 aprile – Cinema Gabbiano
SAN SEVERINO MARCHE, 26 Aprile – Cinema San Paolo
PORTO POTENZA PICENA, 27 Aprile – Cine Teatro Divina Provvidenza
MONTEGIORGIO, 28 Aprile – Cinema Manzoni
Marche Film Commissionper il sostegno al cinema e all’audiovisivo
Il nuovo portale presenta le news e le attività di Marche Film Commission, ma è anche uno strumento utile e in continuo aggiornamento per le Produzioni interessate a girare nelle Marche e gli operatori del comparto audiovisivo, favorendo l’interazione fra addetti ai lavori attraverso la Production Guide, la Location Guide e la Film Guide.
Grande successo di pubblico per la proiezione evento del docufilm “Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood”, che si è svolta mercoledì 15 marzo presso la Sala Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, per onorare Virni Lisi, una grande interprete nata ad Ancona e vissuta a Jesi durante la sua infanzia. Un’attrice che in 60 anni di carriera e collaborazioni con i maggiori autori italiani ed internazionali ha preferito opere in grado di misurarne il talento più della bellezza.
Il documentario “Siamo qui, siamo vivi”, voluto dal produttore americano Arman Julian, è tratto dall’omonimo libro del giornalista marchigiano Roberto Mazzoli, che, dopo quasi 80 anni dagli avvenimenti, ha attinto dai diari di Alfredo Sarano per riportare alla luce questa storia, attraverso interviste, testimonianze e materiale d’archivio.
Il corso “Cinema a Km 0. A scuola con le Film Commissions”, ideato e sviluppato nell’ambito delle attività di 5 Film Commission regionali (Marche, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Trentino), propone una formazione relativa ai temi dell’educazione all’immagine ed è rivolto ai docenti delle scuole secondarie di I e II grado.
È aperta la possibilità di registrarsi alla Production Guide della Marche Film Commission che verrà pubblicata nel mese di Gennaio insieme al nuovo sito web.
Siglato l’accordo di collaborazione tra il Comune di Ascoli Piceno e Fondazione Marche Cultura con l’obiettivo di promuovere il territorio comunale e puntare sul cine-turismo.