Sala gremita per il docufilm su Virna Lisi nella sua città natale

Grande successo di pubblico per la proiezione evento del docufilm “Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood”, che si è svolta mercoledì 15 marzo presso la Sala Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, per onorare Virni Lisi, una grande interprete nata ad Ancona e vissuta a Jesi durante la sua infanzia. Un’attrice che in 60 anni di carriera e collaborazioni con i maggiori autori italiani ed internazionali ha preferito opere in grado di misurarne il talento più della bellezza.

Il pubblico, piacevolmente coinvolto, ha apprezzato molto il documentario scritto e diretto da Fabrizio Corallo, con produzione Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà e la partecipazione di SKY Arte e LA7. Hanno sostenuto la realizzazione anche Fondazione Marche Cultura con Marche Film Commission.

Sono intervenuti alla serata l’Assessore alla Cultura Avv. Chiara Biondi, l’Assessore Ida Simonella per il Comune di Ancona, il Presidente della Fondazione Marche Cultura Avv. Andrea Agostini, il produttore del docufilm Massimo Vigliar, il regista Fabrizio Corallo e il figlio dell’attrice Corrado Pesci, visibilmente commosso, accompagnato dalla moglie Veronica. A moderare l’incontro, il Responsabile di Marche Film Commission Dott. Francesco Gesualdi.

Un serata emozionante che ha ripercorso la carriera di una delle interpreti più amate, versatili e talentuose nella storia del cinema italiano.

«Per la Regione Marche – ha affermato l’Assessore alla Cultura Chiara Biondi – è un onore rappresentare attraverso un docufilm una donna che, grazie al suo talento, classe e semplicità, è diventata un’icona per tutte noi donne e per il mondo del cinema». Ha ricordato, inoltre, come la Regione Marche stia sostenendo il settore dell’audiovisivo grazie ad uno stanziamento di fondi comunitari pari a 16 milioni di Euro che verranno utilizzati per promuovere le Marche.

«Virna Lisi è un pezzo dell’identità della città di Ancona – ha affermato l’Assessore del Comune di Ancona, Ida Simonella – tanto che nel 2017 la città le ha dedicato e intitolato il Belvedere situato tra il monumento del Passetto e la scalinata, uno dei luoghi più belli e suggestivi della città e che lei amava tantissimo».

E proprio il figlio Corrado, con grande emozione, ha voluto testimoniare l’amore che sua madre nutriva per questa città e per i suoi cittadini. «Poco prima che ci lasciasse – ricorda – mi portò in giro per Ancona e mi fece vedere tutti i suoi posti del cuore, della sua infanzia e lo faceva con un amore e una passione incredibili perché era legata a questa città in modo viscerale».

Anche il Responsabile di Marche Film Commission ha condiviso con il pubblico un ricordo d’infanzia legato a Virna Lisi, mamma fra le mamme, che accompagnava a scuola suo figlio che frequentava il suo stesso istituto.

Sul tema della rinuncia ad Hollywood da parte dell’attrice, anch’esso trattato nel docufilm, è intervenuto il Presidente della Fondazione Marche Cultura Avv. Andrea Agostini: «La nostra cultura siamo noi, con le scelte di vita che facciamo. Una testimonianza forte come questa della rinuncia a Hollywood è quasi un monito, una sfida per i tempi presenti. Una donna, una star internazionale, che interrompe una carriera brillante a Hollywood per non essere vista come una pin-up. Una vera marchigiana, come piace pensare a me, concreta, che lavora, che si forma, che si impegna, che tiene alla famiglia e al territorio».

Il regista, Fabrizio Corallo, si è detto molto soddisfatto di aver potuto raccontare una persona così fuori dal comune «Avevo avuto l’occasione di intervistarla prima della sua scomparsa – racconta – e lei e la famiglia erano rimasti entusiasti; quindi, quando è emersa l’idea del documentario, ho potuto contare sul loro appoggio».

«Volevamo una donna importante – afferma Massimo Vigliar, uno dei produttori del docufilm insieme ad Adriano De Micheli – e la Lisi è una donna eccezionale. Lei è conosciuta tantissimo per la sua bellezza ma è stata una grande, grandissima attrice e questo volevamo far emergere».

Dopo i saluti istituzionali si è svolta la proiezione che ha ripercorso sessant’anni di carriera con immagini di grandi film, straordinari materiali d’archivio e testimonianze di colleghi e registi (tra gli altri, Liliana Cavani, Enrico Vanzina, Pupi Avati, Cristina Comencini, Margherita Buy, Jerry Calà, Massimo Ghini, Enrico Lucherini): un mosaico che racconta il talento e la professionalità esemplare dell’attrice.

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