Avete mai sentito parlare del “Foley artist”? In italiano lo chiamiamo più comunemente “rumorista” ed è una professione strettamente legata al mondo del cinema, che unisce analogico a digitale, artigianalità, fantasia e precisione. Abbiamo intervistato Mauro Eusepi, partito da Pesaro a 19 anni per studiare a Roma questa professione nella quale si è specializzato, ottenendo numerosi riconoscimenti a livello nazionale, incluso due David di Donatello.
Quando hai capito che avresti voluto fare il “rumorista” da grande?
Ho svolto lo stage della tesi di laurea presso il Cinefonico,struttura dedicata interamente ai servizi di post-produzione audio dentro gli studi Cinecittà, e solo all’interno dello stabilimento ho scoperto l’esistenza di questo lavoro così sconosciuto e così particolare. Ho affiancato uno studio di rumoristi per qualche mese ed ho capito subito che questo lavoro era il connubio perfetto tra audio digitale e manualità artigianale e mi rispecchiavo perfettamente in questa condizione.
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Come ci si specializza in questo mestiere?
In Italia non esistono corsi dedicati, né accademici né presso strutture di formazione private, quindi l’unico modo al momento per imparare il mestiere è affiancare un rumorista presso il suo laboratorio ed assisterlo nella registrazione; guardare che oggetti usa per riprodurre determinati suoni, oppure testare cioè indossare tutte le scarpe disponibili per registrare i passi dei personaggi, uomo, donna, bambini, soldati, per esempio, oltre a fare pratica con i microfoni e con la sincronizzazione finale. Essendo un lavoro artigianale basato sulla performance live questa fase richiederà molto tempo e dedizione prima di avere le competenze necessarie per raggiungere un risultato accettabile nei tempi ristretti del cinema e della tv.
Raccontaci la realizzazione del suono più difficile che hai fatto. E quello più divertente?
Direi che non esiste un suono più difficile in assoluto! Secondo me i suoni più complicati da fare sono per esempio i suoni più “grossi”: nel senso di suoni che devono avere un grosso impatto dinamico ed emotivo sulla scena e quindi non si risolvono banalmente solo con la registrazione di un oggetto, ma bisogna lavorare con tanti livelli di suoni diversi che devono essere sovrapposti in modo da sommare tutte queste componenti ed arrivare ad un risultato che riempia lo schermo!
Inoltre altri suoni difficili sono i suoni “non reali”, cioè i suoni che in natura non emettono nessun rumore come per esempio passi di insetti o vermi; oppure i suoni “cartoon” che si usano per sonorizzare i cartoni animati; icartoni di base nascono muti e quindi bisogna ricreare ogni singolo momento o azione con suoni completamente inventati da te che risultino efficaci sulla scena.
Per me i suoni più divertenti sono i suoni splatter come sangue, squartamenti e tutti i suoni “horror”, perché si utilizzano verdure e frutta e ti diverti un sacco a dare pugni ad un’anguria o maciullare pompelmi oppure quando rompi gambi di sedano per sonorizzare le ossa del collo che si rompono!
Quali nuove tecnologie utilizzi per il tuo lavoro?
Io mi definisco un artigiano digitale, utilizzo computer, scheda audio e microfoni per la registrazione digitale, gestito tutto tramite il software Pro Tools e per il resto sono tutti oggetti fisici, oltre a scarpe e vestiti. Metto la scena su uno schermo o proiettore e come i doppiatori registro live l’azione che svolge un personaggio, che possono essere dei passi oppure un oggetto che prende e sposta o qualsiasi altra cosa succede. Una volta registrato andrò a sincronizzare perfettamente il suono sopra il video, poi faccio una bilanciamento dei volumi tra tutti i suoni presenti nella scena in modo da creare una coerenza di ascolto rispetto a quello che vedi.
Biografia e riconoscimenti
Mi chiamo Mauro Eusepi, ho 41 anni, sono nato a Cattolica (RN), e sono cresciuto a Pesaro (PU) con la mia famiglia fino a 19 anni. Nel 2002 mi sono trasferito a Roma per studiare presso l’Università Roma 2 Tor Vergata “Nuove tecnologie dei media” con indirizzo Scienza del Suono. Nel 2005 ho condotto lo stage della tesi di laurea presso la struttura “Cinefonico” dentro gli studi cinematografici di Cinecittà e ho avuto la possibilità di conoscere tutte le mansioni e i ruoli della post-produzione audio e mi sono specializzato nella professione di Rumorista. I due anni successivi ho lavorato come dipendente presso una società di effetti sonori ed in seguito, nel 2009, ho cominciato l’attività di libero professionista a Roma per produzioni cinematografiche e televisive e per altre società di professionisti del settore. Ho maturato almeno 10 anni di esperienza come Foley Artist e all’attivo ho circa 100 crediti tra film e fiction, ho vinto due David di Donatello all’interno del team deI suono per i film “Dogman” di Matteo Garrone e “Il Primo Re” di Matteo Rovere.
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